lunedì 11 marzo 2013

Leibniz e le Monadi



                                   
                        GOTTFRIED WILHELM VON LEIBNIZ


Nasce nel 1646 a Lipsia, si laureò in giurisprudenza e poi iniziò la 

sua ricerca sulla Naturalistica. Realizzò vari scritti politici e giuridici

 e si occupò anche di logica e fisica.

Scoprì il calcolo integrale che era già stato scoperto da Newton ma

 Leibniz scoprì una più rapida applicazione.

I suoi scritti concernono la giurisprudenza, la politica, la storia, la 

teologia, la matematica e la fisica. Tra i più notevoli c'è il Discorso 

sulla Metafisica, I Principi della Natura fondati sulla ragione, I 

Principi della Filosofia noti con il titolo di Monadologia.

Il pensiero che domina tutte le multiformi attività di Leibniz è : 

esiste un ordine spontaneamente organizzato e quindi libero. Per

 Spinoza ad esempio c'è un solo ordine e univoco e necessario che è 

Dio, per Leibniz Dio è colui che ha scelto tra i vari ordini possibili 

dell'universo il migliore o il più perfetto, un ordine che includa la 

possibilità di scelta e che sia determinato dalla scelta stessa.



                                                        L'UNIVERSO MONADISTICO


Leibniz giunge a riconoscere che unico è l'elemento ultimo che 

entra a comporre il mondo, sia il mondo dello spirito sia quello 

dell'estensione. Egli elaborò il concetto di sostanza individuale 

riferendosi all'individualità umana. La sostanza individuale è lo 

stesso principio della ragione elevato a entità metafisica cioè

 elemento costitutivo in un ordine libero. 

Egli comincia a introdurre la parola di monade con la quale poteva

 unificare il mondo fisico e quello spirituale in un ordine universale 

e libero. La monade è un atomo spirituale, una sostanza semplice 

senza parti e quindi priva di estensione e invisibile, come tale non si

 può disgregare ed eterna. 


                      MATERIA PRIMA E MATERIA SECONDA


Anche la materia è costituita da monadi, essa non è veramente nè 

sostanza corporea ne spirituale ma piuttosto un aggregato di 

sostanza spirituali, per questo è infinitamente divisibile ma i suoi 

elementi non hanno niente di corporeo, sono atomi di sostanze 

come le monadi.

La parola "monade" deriva dal greco "monas" e significa uno, 


singolo, unico.

Il termine nel senso di ultima unità indivisibile comprare nella storia

 della filosofia greca. Nella dottrina di Pitagora si usava per indicare

 il principio da cui derivano gli elementi costituenti del mondo.

In Platone veniva usata come sinonimo di idea.

In Aristotele si presentava come il principio del numero che è privo

 di quantità, indivisibile e immutabile.

In Leibniz la dottrina del monadismo occupa una posizione di 

primaria importanza.

Le monadi sono semplice sostanze cioè centri di forza e non 

possono avere inizio o fine se non tramite creazione. Sono 

indipendenti e ogni monade è unica cioè non esistono due monadi 

uguali, ogni monade deve avere il potere di rappresentazione 

attraverso il quale essa riflette ogni altra monade in maniera tale 

che un occhio possa osservarvi l'universo intero lì rispecchiato.

 Ognuna delle monadi vive in un suo mondo che è il riflesso della 

sua interiorità, è chiusa nella sua esistenza più o meno cosciente. 

Esse comunicano tra di loro, infatti nel momento in cui una monade

 compie un atto le altri monadi ne compiono uno corrispondente.

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